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... doniamo la speranza di ricominciare ...

Gennaio 2020

Eccovi alcuni dei nostri piccoli ospiti! In particolare, potete notare (foto2) un ragazzo un po' più grande d’età. Si chiama Marc, ed è ospite della Cité da quando era solo un bambino. La sua storia merita di essere, anche brevemente raccontata, perché è di quelle che ci spingono a non arrendersi mai! È un ragazzo dislessico che attualmente fa due lavori, come operaio edile e assistente fotografo. Il primo gli permette anche di continuare a vivere nella Cité “alla pari”. Quello che lascia senza fiato e commuove nella storia di questo ragazzo è che da qualche tempo si prende cura di tre bambini, cui paga la retta alla scuola pubblica. Sono figli dei suoi conoscenti che vivono in condizioni disagiate e sono tutti orfani di padre, Marc ha avuto una vita difficile, come tutti i ragazzi che passano da noi. Riconoscente verso il Signore, certamente, ma forse anche un po' anche verso chi si è preso cura di lui per tanti anni. Rende grazie cercando di fare per quei bimbi ciò che è stato fatto per lui.

Dicembre 2019

Nella foto grande, due delle nostre ragazze in una posa buffa.
Buffa, ma anche tanto tenera, perché l’Africa non è soltanto povertà, è tanto altro.
L’Africa è cultura, è accoglienza, sorrisi, rispetto, è felicità con niente.
L'Africa è amore!

Settembre 2019

Per i nostri bimbi la vita è una festa. Ringraziano Dio per il poco che hanno e trovano sempre dei motivi per celebrare con allegria ogni istante.

A volte, ci siamo sorpresi a pensare alle persone ricche dell’Occidente che, pur possedendo ogni ben di Dio, anche il superfluo, sono senza allegria, con i volti tristi e sempre pronte a lamentarsi. I nostri giovani ospiti ci trasmettono una costante allegria.

I più grandicelli aiutano anche nella gestione della struttura.

Novembre 2019

Nella foto grande, l’interno della bellissima Chiesa della Cité durante la celebrazione della Santa Messa. La messa a cui assistiamo ogni volta che andiamo in missione è una festa vera e propria. In tutta la chiesa sono appese bandierine colorate (sì, proprio le stesse che si usano per decorare le feste di compleanno). C’è tanto colore e tanta musica.

Ci sono i colori delle vesti dei bambini che in prima fila intonano i canti e abbinano i passi, ma ci sono anche i colori e i canti di chi, tra i banchi, segue la funzione. C'è chi suona una
pianola e chi Incita i canti quasi fosse un direttore d’orchestra.
E senza che nessuno guardi mal l’orologio! In una delle foto piccole, Il nostro don Salvatore che si intrattiene con i bimbi subito dopo la funzione.

Agosto 2019

I nostri ragazzi amano moltissimo ballare! Ogni volta che abbiamo avuto l’onore di assistere ai loro spettacoli, siamo rimasti incantati.

Le danze africane costituiscono un sistema di riferimenti simbolici condiviso dai membri della comunità che permette loro di comunicare ed elaborare culturalmente i principali eventi della vita individuale e sociale.

Nascite, matrimoni, funerali e qualsiasi evento eccezionale sono spesso celebrati attraverso la danza. Attraverso II ballo, I nostri ragazzi ci comunicane il loro vissuto.

Ottobre 2019

Dopo neanche un mese passato nella Cité, il giorno della partenza ti senti confuso, stordito e anche un po' in colpa. E questo è successo a tutti i nostri volontà che negli anni sono stati laggiù in missione. In colpa per aver passato tutta la giornata a ricevere lettere e disegni per i nostri sostenitori e benefattori, abbracci, carezze di addio e tu non hai saputo fare altro che sorridere e dire "Thankyou".

In colpa perchè sai che ti mancheranno i loro sorrisi, e le foto li rendono benissimo, e il fantastico caos africano, ma sai anche che, poi, la tua vita scorrerà veloce e in men che non si dica non assocerai più Hakuna Matata ad una filosofia, di vita (Nessun problema, andrà tutto bene), ma solo ad una canzone di un cartone animati che hai visto quando eri piccolo.

Luglio 2019

Nella foto grande, alcuni dei nostri piccoli ospiti giocano a pallone. Definire "pallone” l’oggetto con cui si divertono sembrerebbe proprio un eufemismo e lo è!

Infatti, non hanno palloni come quelli che usano i nostri bambini in Occidente, ma se li creano da soli cucendo insieme tutto quanto gli capita sotto mano.

Ovviamente, il calcio non è il solo sport che li appassiona, organizzano anche tornei di pallavolo e di basket.

Il personale che gestisce la Cité, dalle suore agli insegnanti agli assistenti sociali, li invogliano moltissimo a praticare sport con l’evidente obiettivo di favorire processi d’inclusione e aggregazione di ragazzi che hanno alle spalle situazioni di disagio, di marginalità e di povertà.

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