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... doniamo la speranza di ricominciare ...

Il 22 ottobre 2021 S.E. Mons. Salvatore Pennacchio consegna al Vice Presidente della nostra Associazione, don Massimo del Prete, parroco della Chiesa di Sant’Anna, una reliquia di San Giovanni Paolo II, il Pontefice che, con forza, volle la costruzione della Cité des Jeunes Nazareth.

Il 22 ottobre del 1978, durante la Messa di inaugurazione del Pontificato, egli pronunciò alcune parole rimaste scolpite nel cuore di noi tutti. “Fratelli e Sorelle! Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà!

Aiutate il Papa e tutti quanti vogliono servire Cristo e, con la potestà di Cristo, servire l’uomo e l’umanità intera! Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”. Qualche anno dopo, il 22 ottobre del 1986, alla vigilia dell’incontro delle religioni di Assisi, Papa Wojtyła affermò: “Le religioni del mondo, nonostante le divergenze fondamentali che le separano, sono tutte chiamate a dare il loro contributo alla nascita di un mondo più umano, più giusto, più fraterno”.

Accogliamo il suo invito e sforziamoci tutti di essere operatori di pace!

Il 23 ottobre 2021, con un anno di ritardo dovuto alla pandemia da Covid-19, abbiamo celebrato il decennale della scomparsa del nostro primo e compianto Presidente, don Tommaso Cuciniello.

Per ricordarne la figura di buon pastore, riportiamo di seguito alcuni stralci di un brano tratto da un suo scritto, “Lo strumento di Dio.”

1 – BUONGIORNO
Questi pochi minuti che trascorriamo insieme sono dei pensieri detti ad alta voce all’inizio di un nuovo giorno. Ogni mattina, alle 7, parecchi dormono, parecchi già sono in piedi (…).
Sono operari che si recano alle fermate del pullman, molte ragazze anche. Qualcuno attende l’amico che passa con l’auto, qualcun altro che si precipita a bere un caffè, la sua colazione (...)
Stamattina dico buongiorno a tutti questi sconosciuti che incontro. Loro non lo sanno e in questo momento non stanno ascoltando questa parola, ma dico lo stesso buongiorno. Sconosciuti sì, ma persone che sono fratelli e che, con sacrificio, si aprono al nuovo giorno (…).

6 . V I . ’ 8 3

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