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[…] “Nello stemma della Cité è raffigurato un paniere ruandese, simbolo di solidarietà e di condivisione. E questo ci ricorda, in un mondo in cui sembrano moltiplicarsi sempre più muri e divisioni tra le persone e tra i popoli, che la carità non ha barriere, come dimostra la vostra storia. Attraverso l’apporto di tante persone, membri, volontari e benefattori, Infatti, da un quarto di secolo voi lavorate insieme per i ragazzi, con spirito aperto e con amore incondizionato, uniti dal comune desiderio di ridonare loro il sorriso e una speranza per il futuro. Perché – ricordiamolo – la guerra e le armi tolgono il sorriso e l’avvenire ai bambini, e questo è tragico.
È bello invece che voi vi proponiate, nella solidarietà, di creare occasioni di amicizia, dando vita a rapporti che poi durano nel tempo. Si crea così una rete di affetti che si estende oltre le circostanze del momento, travalicando le differenze di età, nazionalità, cultura e condizione sociale. Questo ci mostra che essere “volontari” è molto più che prestare un servizio o dare un contributo economico: «è una scelta che ci rende […] aperti alle necessità dell’altro […] – il volontario è aperto alle necessità dell’altro –, artigiani di misericordia: con le mani, con gli occhi, con gli orecchi attenti, con la vicinanza»". Papa Francesco, Udienza Speciale, 27 gennaio 2024