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- Scritto da Prof. Arturo Pirozzi
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Considerai, fin da subito, un vero privilegio l’invito rivoltomi da S.E. Mons. Pennacchio a far parte del Direttivo della nascente “Nolite Timere”.
La creatura voluta da Sua Eccellenza rispondeva pienamente alla necessità di calarsi a curare le ferite dei più deboli, vedendo in loro le ferite del Cristo crocifisso. Raccogliendo l’invito di San Giovanni Paolo II, Mons. Pennacchio ci coinvolgeva in un’opera di carità che tanto bene ha fatto a chi come me ha avuto questa gioia di poter aiutare dei ragazzi segnati da violenze assurde. Che si tratti di sacerdoti, suore o laici, siamo tutti missionari nella Chiesa cattolica e siamo tutti tenuti a dare una mano. Papa Francesco ha recentemente sottolineato che “il mondo ha bisogno di volontari e di organizzazioni che vogliano impegnarsi per il bene comune”.
Essere volontari è una scelta che ci rende aperti alle necessità dell’altro, alle richieste di giustizia, alla difesa dei poveri. Nei Proverbi 3:27 è scritto: “Non negare il bene a coloro ai quali è dovuto, quando è in tuo potere di agire”. Quando si ha la capacità e l'opportunità di aiutare qualcuno è importante che lo si faccia. E la Nolite Timere mi ha dato esattamente questo, il dono di aiutare.
Prof. Arturo Pirozzi